Giulio Maggiore presidente delegato dell’Osservatorio per l’economa civile della Campania
L’associazione e rete politica “PER le Persone e la comunità” esprime soddisfazione per la nomina di Giulio Maggiore a presidente delegato dell’Osservatorio regionale per lo studio, la ricerca e la promozione dell’Economia civile.
Il professore Maggiore, docente di Economia e gestione delle imprese presso l’università degli studi di Roma Unitelma Sapienza, ha ricevuto la delega a presiedere l’Osservatorio dal presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero. L’incarico è svolto a titolo gratuito. L’Osservatorio è composto dal presidente delegato, dai consiglieri regionali Maria Luigia Iodice e Luigi Cirillo e dalla dottoressa Rina di Marco, funzionaria regionale.
L’Osservatorio regionale per l’Economia civile ha il compito di promuovere un nuovo modello economico di mercato che mira a recuperare i principi di reciprocità e fraternità. L’Osservatorio risponde alla necessità di studiare e promuovere tutte le forme di economia civile, sociale e solidale che sul territorio regionale, nel Mezzogiorno del Paese e nell’ambito dell’area mediterranea, sostengono processi produttivi inclusivi rispettosi dell’ambiente e della dignità delle persone.
Si tratta di un organismo importante, chiamato a valorizzare e accompagnare quanto già sta accadendo di positivo in Campania. In base a dati 2019 di Unioncamere e Symbola, ad esempio, la Campania è al quarto posto in Italia per numero assoluto di aziende che investono in tecnologie green. In questa speciale graduatoria Napoli è la terza provincia in assoluto e Salerno è tra le prime venti province nel Paese. Il Covid, secondo le ultime stime nazionali di Symbola, non sembra aver bloccato un processo che pare irreversibile.
PER considera la nomina del professore Giulio Maggiore, socio fondatore della rete politica, come un riconoscimento all’impegno profuso da PER le Persone e la Comunità sui temi dello sviluppo sostenibile e di un’economia che parta dalle persone per costruire un futuro diverso, a vantaggio soprattutto delle nuove generazioni.